lunedì 29 settembre 2014

CAVALLI E PROFUMO DI MOSTO SULLA STAMPA


Dal Piccolo di Trieste del 29/09/2014

Tutti in sella, anche di notte: cavalli e osmizze a Medeazza


Meno di cento abitanti, una manciata tra osmize e agriturismo in cui cercare intrattenimento e niente auto per il prossimo fine settimana, ma tanta, tanta voglia di far festa. È il ritratto di Medeazza, ultimo paese della Provincia di Trieste, che farà da cornice alla settima, attesissima edizione di “Cavalli e profumo di mosto”: la popolare kermesse che sul Carso anticipa gli appuntamenti enogastronomici d’autunno.
Sarà allestita, come di consueto, dall’associazione Timava, grazie anche al patrocinio del Comune, e offrirà alle migliaia di visitatori escursioni, concerti e degustazioni. Gli abitanti della frazione sperano in un riscatto rispetto alla precedente edizione, funestata (assai) dalla pioggia, e per questo è stato confezionato un programma ad hoc, illustrato ieri alla sala Tessitori della Regione. La tre giorni di festa paesana, dedicata al mondo dei cavalli e alla ruralità, prenderà avvio venerdì e si concluderà domenica.
Già da settimane la macchina organizzativa s’è messa in funzione, come testimonia anche il maxi portale in fieno, a forma di ferro di cavallo, che viene installato ogni anno sulla Regionale 14 per annunciare l’evento. In via eccezionale, tutti gli agriturismo, osmize e trattorie di Medeazza saranno aperte durante la manifestazione, mentre in altri punti del paese saranno predisposti ulteriori cucine e chioschi. Nell’area-festa saranno disponibili i cavalli per il tour in sella, bancarelle d’artigianato e giochi per bambini. Per gli amanti degli equini, infatti, il programma prevede gare di velocità, orienteering e i classici tour con l’accompagnamento dei volontari all’interno del maneggio a prato. Gli amici quadrupedi troveranno ad attenderli quaranta box per un riparo notturno. 
Venerdì sera, poi, per la prima volta in Italia si farà una lucciolata notturna in sella, a partire dalle 19.30: i proventi verranno destinati a un’associazione benefica di Aviano, Via di Natale. Sabato, invece, sfilata di cavalli in piazza con la banda di Doberdò del Lago e le majorettes (17.30). E ancora, giochi per bambini, spettacoli di micromagia, gonfiabili e facepainting grazie al gruppo di animatori Gaia Eventi. Non mancheranno mostre sulla Grande Guerra, allestite dai gruppi Ermada “Flavio Vidonis” e Flondar, o le attività degli artigiani nei chioschi, perfino con dimostrazioni di ferratura di cavallo.
Quest’anno poi sono raddoppiate le escursioni domenicali a piedi tra le trincee del monte: Paolo Pizzamus guiderà i visitatori in due tranche, alle 9.30 e alle 13.30. La sera, invece, nel tendone allestito in piazza si alterneranno diversi artisti: Zippo (venerdì), Alta tensione (sabato) e dj Elvis (domenica). I concerti inizieranno alle 21. Sabato e domenica verrà chiusa al traffico dalle 8.30 alle 00.30 la strada provinciale che conduce a Medeazza, unica via di accesso al paese: chi viene da fuori potrà però usare il bus navetta da 50 posti, quest’anno a pagamento (1 euro andata e ritorno, esclusi i bambini), per salire al paese. Il mezzo si potrà prendere a San Giovanni di Duino, dove verranno dedicati tre ampie zone a parcheggio. Il biglietto, sottolineano gli organizzatori, è a un «prezzo pressoché simbolico per riuscire a coprire almeno le spese del servizio in caso di maltempo».

dal Primorski del 29/09/2014

Praznik po meri družin

Od 3. do 5. oktobra bo v Medji vasi potekal že sedmi praznik Konji in vonjave mošta, ki ga prirejajo domače društvo Timava, Jus Medjevas in vaška skupnost pod pokroviteljstvom in ob podpori Občine Devin-Nabrežina in Pokrajine Trst. Kot pravijo organizatorji, gre za praznik po meri družin, saj to ne želi biti običajna vaška šagra, kjer se je, pije in pleše, ampak ima kot cilj tudi predstaviti domači kraj ter njegove kulturne in zgodovinske značilnosti, pa tudi prikazati dejavnosti na teritoriju. Še zlasti je to pomembno za otroke, ki bodo tako imeli možnost spoznati kmečko življenje oz. življenje na podeželju, za spoznavanje katerega v šoli ni toliko priložnosti.
Medja vas bo tako ta konec tedna v znamenju konjev, enogastronomske ponudbe, ki bo na voljo na domačih turističnih kmetijah oz. v osmici in gostilni ter pri kioskih, konjskih iger, iger za otroke in odrasle, pa tudi glasbe, plesa in zgodovinskih ekskurzij. Med najzanimivejšimi pobudami, ki bodo potekale na različnih lokacijah (pri kioskih, pod šotorom na vaškem trgu, na turističnih kmetijah ter v osmici in gostilni in v taboru konjenikov) je treba omeniti dobrodelno baklado, ki jo bodo opravili peš in s konji v petek, 3. oktobra, ob 19.30, pri čemer bo izkupiček šel združenju Via di Natale iz Aviana, ki veliko pomaga družinam onkoloških bolnikov.
V soboto, 4. in nedeljo, 5. oktobra, bo med drugim ob 10. uri možnost ježe in vožnje s konjskimi vpregami, oba dneva bo med 15. in 18. uro tudi brezplačna animacija za otroke. Poleg tega bo 4. oktobra ob 14.30 konjska gimkana (na sporedu bo tudi 5. oktobra ob 14. uri), še prej, ob 13. uri, pa bo podjetje Femont iz Komna prikazalo ročno kovaštvo z izdelki domače umetnostne obrti, medtem ko bo 5. oktobra ob 15.30 kovač Stefano Puntar prav tako prikazal kovaštvo in podkovanje konja. 5. oktobra bosta ob 9.30 in 13.30 tudi zgodovinski ekskurziji po sledeh prve svetovne vojne, ob 14.30 pa bo nastopila plesna skupina Ruedis-Kolesa na meji s prizori, ki se nanašajo na dogodke v prvi svetovni vojni.
Medvejski tridnevni praznik bo potekal tudi v znamenju razstav: tako bo podjetje Soven in Selnice ob Dravi (Slovenija) poskrbelo za razstavo in ustvarjalno delavnico polstenja ali filcanja in volne na temo Naravna volna za ljudi, konje, zemljo in hišo ..., dalje bodo na ogled še razstave ob 70-letnici nacifašističnega požiga vasi, o poteh iz časa prve svetovne vojne (v organizaciji skupine Ermada Flavio Vidonis) in fotografska razstava, posvečena vasem med prvo svetovno vojno Glas vojne v času miru (v organizaciji skupine Ermada Flavio Vidonis in speleološke skupine Flondar).
Omeniti velja, da bo 3. oktobra cesta za Medjo vas še odprta za promet, 4. in 5. oktobra pa bo zaprta že od jutra. Parkirišči bodo uredili v Štivanu blizu stare papirnice ter na večjem travniku ob državni cesti št. 55 v smeri proti Gorici, kjer bodo prisotni tudi redarji, ki bodo usmerjali voznike. S križišča z državno cesto do Medje vasi bo peljal avtobus (ob špicah bosta tudi dva avtobusa), ki bo vozil vsakih 5-10 minut, vožnja pa bo stala 1 evro na osebo. Seveda bo možno do Medje vasi tudi pešačiti: iz Štivana je približno 15 minut hoje, za ljubitelje pohodništva pa priporočajo poti iz Jamerlj, Cerovelj in Brestovice, od koder je možno prepešačiti do Medje vasi v približno eni uri.

dal sito Eventi e Sagre 

7^ Edizione
Cavalli e Profumo di Mosto
3 - 4 - 5 ottobre 2014
Medeazza - Duino Aurisina - Trieste (TS)
cavalli e profumo di mosto
Quest'anno è il settimo consecutivo che stiamo organizzando questa sagra paesana, nella quale come sempre verranno messe in primo piano gastronomia e divertimento nel mondo dei cavalli.
Inizierà venerdì 3 ottobre e si concluderà domenica 5. Sabato e domenica verrà chiusa al traffico la strada principale (e unica che porta a Medeazza), mettendo però a disposizione dei visitatori un bus navetta da prendere a San Giovanni di Duino, dove ci saranno anche 3 ampi parcheggi per le automobili.
La particolarità di questa festa è che contemporaneamente saranno aperte al pubblico tutte le osmizze, gli agriturismi e le trattorie del paese con un'ordinanza del sindaco, oltre ovviamente ai chioschi di griglia e cucina della nostra associazione, fornendo così una vasta scelta nell'ambito enogastronomico della zona.
Per gli amanti dei cavalli sono in programma escursioni, gare di velocità, di orienteering e i classici giri in sella (accompagnati dal nostro personale) all'interno del maneggio a prato predisposto per l'occasione. A disposizione anche i box cavalli per la sistemazione notturna e un'area camping nelle vicinanze.
Venerdì sera per la prima volta in Italia si farà la lucciolata notturna in sella, dove i proventi verranno destinati ad un'associazione benefica di Aviano. Sabato sfilata di cavalli in piazza con la Banda di Doberdò del lago e le loro majorettes.
E ancora giochi per bambini con il gruppo di animazione Gaia Eventi, giochi a cavallo, gonfiabili e facepainting.
Mostre sulla Grande Guerra, chioschi di artigiani e dimostrazioni di ferratura di cavallo e tanto altro.
Alla sera sempre musica in piazza e sabato grande concerto degli "Alta Tensione".







VISITA LA MOSTRA "LA GRANDE GUERRA IN CARNIA" IN CONTEMPORANEA AL CASTELLO DI DUINO 

martedì 23 settembre 2014

"CAVALLI E PROFUMO DI MOSTO" a Medeazza dal 3 al 5 di ottobre 2014












DOMENICA 11.30 PRESENTAZIONE MOSTRA E CONCERTO DEL CORO S.IGNAZIO 
PRESSO LA STAZIONE 9 - TRATTORIA DA PINO 

















Nel costruire la linea difensiva di massima resistenza contro un’invasione proveniente dalla pianura veneto-friulana, cioè dal Regno d’Italia, gli austroungarici avevano inglobato alcuni caposaldi naturali: il monte Sabotino a guardia della testa di ponte davanti a Gorizia, le quattro cime del San Michele sul Carso, il Kosich e Debeli sopra Monfalcone. Il nome Hermada si affacciò nella cronaca della guerra con la settima battaglia dell’Isonzo (settembre 1916), quando il fronte si spostò appena oltre il vallone, sul Carso di Komen (è il nome del paese più importante che vi si trovava, quello italiano diventò il Carso di Doberdò). Durante la decima battaglia dell’Isonzo, maggio 1917, la fanteria italiana sfondò nel settore di Flondar, giungendo quasi alle case di Medeazza prima di essere fermata dall’artiglieria pesante austroungarica. Il pericolo di aggiramento dell’Hermada era talmente serio che il 4 giugno ci fu un violento contrattacco austriaco che riprese tutte le posizioni perdute. Per l’eroismo dimostrato, l’Imperatore Carlo I° autorizzò le truppe che combattevano da Plezzo al mare a chiamarsi “Isonzo Armèe”; quella modesta catena montuosa divenne, per la stampa italiana e austriaca, l’ultimo baluardo sulla strada per Trieste. La decima battaglia dell’Isonzo fu una delle più volente combattute dai due eserciti. L’undicesima battaglia dell’Isonzo è ricordata come quella della Bainsizza; tuttavia anche da Castagnevizza a San Giovanni di Duino si combatté duramente, senza che agli italiani riuscisse lo sfondamento delle linee nemiche del Fajti Hrib: ancora una volta i cannoni dell’Hermada fecero la differenza.  La consapevolezza di non poter respingere altri assalti italiani portò il comando supremo austriaco a decidere per una manovra diversiva da farsi con l’aiuto degli alleati germanici.  Tale manovra, iniziata nell’ottobre del 1917, è passata alla storia col nome di “Caporetto”.  Con la ritirata della Terza Armata italiana dal Carso al Piave, sull’Hermada ritornò il silenzio e il suo nome scomparve dalle pagine dei giornali. Paolo Antolini 


lunedì 22 settembre 2014

SITI DELLA GRANDE GUERRA - UK GREAT WAR

A Guide to WW1 Battlefields and History of the First World War

This site provides an overview of the First World War battlefields on the Western Front by showing you where they are and what you can see there today. Established in 1998, the website is dedicated to the memory of 20 family members who served in the military during the Great War of 1914-1918.



TRIESTENEXT

Il Gruppo Ermada Flavio Vidonis insieme al Gruppo Speleologico Flondar nell'ambito della collaborazione con la PROMOTRIESTE (all'interno del progetto ERMADA 1914 Voci di Guerra in Tempo di PACE)  e VENEZIEPOST, in occasione di TRIESTENEXT organizza per domenica 28 settembre una visita guidata sui sentieri della Grande Guerra sul territorio comunale di Duino Aurisina in particolare sul Sentiero Storico Naturalistica di PUNTA BRATINA, un percorso adatto a tutte le esigenze.

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjso57kBVe4hdZUVyuysCHvUKoXHtzIQYCfFLiMtpd-bE25g0TwVcBIkjCsFm27HwXQNkPhBuW7QRZu1RmFT8pf6psidbEFKQabpe1dmPPZwfX0GSm6xkPaJm67PQ3CMj19EAimgyqVIgM/s1600/BRATINA+QUOTA+28.jpghttps://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEju_uX3E61eSVwBfxhlpvq98zs8Qe-4-OuV8tHoVlu6NsRY_xbX5sKhTagw1pvjE9s1ZK_eKOXXvh26emYyxc6kx8bboRF7qUBcSoU7L0KQm4igeRJUfgnQ2RVl3JhyphenhyphenlS9sYVVFwAcIKHw/s1600/PAGINA+7.jpg


 Il sentiero di Punta Bratina si estende tra il Villaggio del Pescatore ed il corso del Timavo, con esso si raggiungono una serie di punti notevoli presenti sul territorio. Si tratta in particolare di opere risalenti alla Prima Guerra Mondiale. L’importanza storica di punta Bratina è dovuta principalmente all’azione che gli italiani svolsero per la conquista dell’altura indicata dal nemico come Quota/Kote 28, di grande valenza strategica per la posizione rispetto alla dorsale del Flondar, lungo la quale, gli italiani cercavano di avvicinarsi all’Ermada. 

Si trattò purtroppo di un’operazione organizzata sottovalutando le difficoltà e la preparazione dell’avversario.

Con le sue tre cime e 323 m di altezza il Monte Ermada si trova nella parte nord-occidentale della provincia di Trieste, nel territorio del comune di Duino Aurisina, mentre le sue propaggini orientali sono in territorio sloveno. Durante il primo conflitto mondiale il Monte Ermada, situato in territorio austro-ungarico, costituì un insuperabile baluardo contro il quale si infransero senza successo gli assalti dei soldati italiani.
 L’esercito austro-ungarico, meglio organizzato, lo aveva trasformato in una munitissima ed agguerrita fortezza, dotata di artiglierie impressionanti per numero e potenza.
  

Il ritrovo con la guida sarà alle ore 10.15 nella Piazza del Villaggio del Pescatore (parcheggio pullman a 50 mt). 

Da li verrà effettuata una prima tappa presso il Minimuseo "Storia e Preistoria attorno al Timavo del Villaggio del Pescatore gestito dal Gruppo Speleologico Flondar, dove ci sarà una dettagliata  spiegazione del percorso che verrà effettuato, ed un visita all'interno della Sala Espositiva stessa. All'interno della Sala, due plastici raffiguranti l'area, i pannelli del dinosauro, dell'epoca romana, dei siti della Grande Guerra, nonchè le immagini della fondazione del Villaggio stesso. A seguire la visita sul percorso che durerà 1h30, tra trincee, grotte, strada romana, il timavo .


La ripartenza del pullman avrà luogo alle ore 12.15 circa

INFO 3886449114

giovedì 18 settembre 2014

A FEBBRAIO VOCI DI GUERRA IN TEMPO DI PACE A SPILIMBERGO

Palazzo Tadea,  fa parte del complesso castellano di Spilimbergo e si trova a pochi passi da Piazza Duomo. Le prime testimonianze del fortilizio ne attestano la presenza intorno al 1120. La rivolta del giovedì grasso del 1511 provocò la distruzione di molte unità residenziali del castello tra l’altro di Palazzo Tadea, la riedificazione fu intrapresa dal nobile Bernardino di Spilimbergo,  ma fu la moglie Tadea, dopo la sua morte, a far terminare i lavori di ricostruzione  nel 1566  e da qui, appunto, deriva la sua attuale denominazione.  
Dal punto di vista architettonico, la residenza segue la tipologia dei palazzi detti “alla veneta” e presenta all’esterno una simmetrica ripartizione delle facciate con eleganti trifore con balaustra e balcone.  Il salone d’onore, al piano nobile, conserva un prezioso apparato decorativo a stucco realizzato nel 1700.  Il salone è stato ribattezzato in anni recenti Salone Kirschner in onore di Giorgio Kirschner,  musicista e maestro di coro (1923-2002),  figura molto nota a Spilimbergo per aver diretto il  coro polifonico dell'Associazione Musicale Tomat.
Il Palazzo,  di proprietà comunale,  è ora sede dell’ufficio cultura,  del CRAF (Centro di Ricerca ed Archiviazione della Fotografia) e della Fondazione Furlan e ospita numerosi eventi culturali, in particolare,  concerti e mostre. 


 MOSTRA “VOCI DI GUERRA IN TEMPO DI PACE”

COMUNE DI SPILIMBERGO – PALAZZO TADEA 

 FEBBRAIO 2015

Grazie al Comune di Spilimbergo, partner del Progetto, la Mostra itinerante Voci di Guerra in tempo dipace sarà allestita nelle Sale di Palazzo Tadea a Spilimbergo.

L’inaugurazione prevede un evento organizzato dall’Associazione Socio-Culturale Erasmo di Spilimbergo: un pomeriggio di riflessione dal titolo “INVERNO 1914: Gli ultimi giorni di Pace, l’eco del baratro: immagini, suoni e parole sfogliando i quotidiani dell’epoca”.



ERASMO DA ROTTERDAM

DenominazioneAssociazione Socioculturale "Erasmo da Rotterdam"
Sede: Vicolo Concavo 7 int. 26 Telefono: 338 2586269 e-mail: daniele.martina84(at)gmail.com  
L'umanista e teologo olandese Erasmo da Rotterdam(nome latinizzato di Geert Geertsz) nasce a Rotterdam il 27 ottobre 1469. Firmerà i suoi scritti con lo pseudonimo di Desiderius Erasmus. La sua opera più nota è l'"Elogio della follia". La sua figura è spesso associata a Rotterdam, ma Erasmo vivrà in questa città soltanto la prima infanzia e nel corso della sua vita non vi tornerà più. 
Figlio illegittimo di un prete, Roger Gerard, la madre Margherita è figlia di un medico. Erasmo rimane orfano nel 1483; i genitori gli permetterano di ricevere la migliore educazione possibile per l'epoca , frequentando le scuole monastiche di Deventer e s'Hertogenbosch

Viene ordinato prete nel 1492, anche se non sarà mai un attivo sacerdote. Il monachesimo sarebbe anzi stato uno temi principali della sua critica alla Chiesa. Nel 1495 si reca presso l'Università di Parigi per continuare gli studi. Chiede ed ottiene poi di essere dispensato dagli uffici sacri

A partire dal 1499 viaggia in Francia, Inghilterra e Italia entrando in contatto con i più importanti centri culturali, tenendo lezioni, conferenze, e studiando gli antichi manoscritti. Il periodo trascorso in Inghilterra gli permette di conoscere e stringere amicizie con Enrico VIII, John Colet, Tommaso Moro, John Fisher, Thomas Linacre e William Grocyn. Insegna greco all'Università di Cambridge; anche se aveva la prospettiva di poter insegnare a lungo, Erasmo preferiva la vita dello studioso indipendente: con grande consapevolezza Erasmo eviterà ogni legame formale che avrebbe potuto limitare la sua libertà intellettuale e la sua libertà di espressione. 

In questo periodo Erasmo tiene corrispondenza con più di cinquecento persone di rilievo del mondo letterario e politico: la sua figura rapprsenterà il centro del movimento letterario della sua epoca. 

La produzione letteraria inizia piuttosto tardi, soltanto quando finalmente arriva a ritenere di poter padroneggiare con sicurezza il latino. 
Erasmo rimarrà per tutta la vita cattolico, tuttavia criticherà duramente gli eccessi della chiesa cattolica rifiutando persino il titolo di cardinale che gli verrà offerto. Nel suo trattato sulla preparazione alla morte chiarisce che la fede in Cristo e non i sacramenti e i rituali della Chiesa sarebbero l'unica garanzia per la vita eterna. Erasmo preparerà una nuova versione greca e latina del Nuovo Testamento. 

Erasmo condivide molti punti della critica di Martin Lutero alla Chiesa cattolica. Lo stesso Lutero manifesterà ammirazione per la superiore cultura di Erasmo. Lutero avrebbe sperato in una collaborazione con Erasmo in un'opera che gli sembrava la continuazione della propria. 
Erasmo perà declina l'invito a impegnarsi, adducendo come motivazione la propria volontà di non schierarsi per mantenere la propria posizione di guida di un movimento puramente intellettuale, scopo della propria vita. Erasmo riteneva che soltanto da una posizione neutrale si sarebbe potuto influenzare la riforma della religione. A Lutero tale scelta parve un mero rifiuto ad assumersi le proprie responsabilità. 

Mentre il trionfo della riforma luterana conosce il suo apice iniziano anche disordini sociali che Erasmo già temeva: la guerra dei contadini, l'iconoclastia, il radicalismo che sfocierà nei movimenti anabattisti in Germania e Olanda. Erasmo si sentiva felice di esserne rimasto estraneo, tuttavia negli ambienti cattolici veniva accusato di essere il fomentatore di tali discordie. 
A dimostrazione della sua lontananza dalla riforma, quando Basilea, dove Erasmo risiede, nel 1529 adotta le dottrine riformate, si trasferisce nella vicina città Friburgo. Qui Erasmo continua la sua instancabile attività letteraria terminando l'opera più importante dei suoi ultimi anni l'"Ecclesiaste", nel quale sostiene che la predicazione è l'unico dovere veramente importante della fede cattolica. 

Erasmo da Rotterdam muore il 12 luglio 1536 a Basilea dove era tornato per controllare la pubblicazione dell'"Ecclesiaste". Sebbene rimasto sempre cattolico viene sepolto nella cattedrale dedicata al culto luterano. 

Il 19 gennaio 1543 a Milano i suoi libri verranno bruciati insieme a quelli di Lutero.